E’ presente nelle farmacie e parafarmacie CARTILAGIL ®, il nuovo integratore di Up Pharma, studiato e realizzato per i pazienti con alterata funzionalità delle articolazioni.
Le artriti, cioè le infiammazioni delle articolazioni, riducono in modo importante la qualità della vita di moltissimi pazienti.
Un approccio moderno ed efficace per apportare beneficio in queste condizioni dovrebbe agire sulle diverse cause che determinano la condizione patologica, con particolare attenzione alla cartilagine.
CARTILAGIL ® è un integratore alimentare formulato per sostenere la funzione dell’articolazione tenendo in considerazione le più moderne ricerche in questo ambito. Particolare cura è stata posta nella ricerca di formulazioni aventi una alta biodisponibilità.
CARTILAGIL® è un integratore alimentare a base di Acujoint (associazione di curcuma, boswellia, pepe nero e galanga), Acido ialuronico, Collagene idrolizzato ed Equiseto. La Boswellia, la Galanga e la Curcuma contenute nell’Acujoint favoriscono la funzionalità articolare. L’Equiseto favorisce il trofismo del connettivo
Avvertenze
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore. Non superare la dose consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita. La data di scadenza si riferisce al prodotto integro, correttamente conservato.
È presente nelle farmacie e parafarmacie LINFOCINETIC® 60, nuovo nutraceutico di Up Pharma.
LINFOCINETIC® 60 è un nutraceutico formulato per aiutare i pazienti che hanno “edema”.
Quando il sistema di drenaggio linfatico va in sofferenza si possono accumulare notevoli quantità di liquidi negli spazi interstiziali. Questa condizione è definita linfedema. L’edema si cura affrontando la malattia o la situazione (stare in piedi, dieta errata, …) che l’ha generato e facilitando il ruolo del sistema linfatico. La terapia “compressiva” (aiutare in modo meccanico il sistema linfatico) è di valido aiuto, come, nei casi più severi, quella chirurgica, volta a ripristinare un flusso linfatico compromesso.
Secondo le “Linee Guida Italiane sul linfedema”, il linfedema, al di là delle terapie adeguate a contrastarne la causa, ad una terapia antibiotica ed antitrombotica dove necessaria, deve essere trattato con l’impiego di “benzopironi” (es: diosmina) per la documentata azione sulla riduzione della permeabilità capillare, riduzione dell’attività macrofagica ed azione prolinfocinetica. Ancora le Linee Guida sottolineano che le sostanze proteolitiche (come la bromelina) assicurano un sicuro aiuto. Per sostenere il sistema linfatico, oltre ad un adeguato movimento dei muscoli occorre:
Per dare un sostegno a questi processi è stato formulato LINFOCINETIC®.
LINFOCINETIC® è un integratore alimentare con Diosmina, Bromelina e Vitexina (da Hieracium Pilosella). La Pilosella favorisce il denaggio dei liquidi corporei.
Si consiglia l’assunzione di 2 compresse al giorno, una al mattino e una al pomeriggio, lontano dai pasti.
LINFOCINETIC® 60 ha la stessa composizione di LINFOCINETIC® con 60 compresse, confezione per un mese.
LINFOCINETIC® 60 è la risposta all’esigenza di un tempo di assunzione più lungo.
PROPRIETA’
Proprietà attribuite ai singoli nutrienti dalla Letteratura Internazionale:
Bromelina
La bromelina è un complesso enzimatico proteolitico usato come antiinfiammatorio ed antiedematoso. Risulta particolarmente efficace negli stati infiammatori dei tessuti molli associati a trauma, nelle infiammazioni localizzate (specialmente in presenza di edema), e nelle reazioni tissutali postoperatorie.
VITEXINA (da Hieracium Pilosella estratto secco)
L’estratto secco di Hieracium Pilosella è noto per le proprietà diuretiche e drenanti, infatti garantisce un marcato aumento della diuresi con incremento notevole nelle urine di cloruri e sostanze azotate. Il suo utilizzo risulta utile in tutti i casi di ritenzione idrica e negli stati edematosi.
Diosmina
La Diosmina prolunga l’effetto vasocostrittore della noradrenalina a livello delle pareti venose incrementando il ritorno venoso. La diosmina aumenta il drenaggio linfatico mediante l’incremento della frequenza e dell’intensità delle contrazioni linfatiche, aumentando la funzionalità della rete capillare linfatica. La diosmina riduce l’attività dei leucociti a livello dei capillari riducendo infiammazione.
Modalità d’uso
E’ consigliata l’assunzione di 2 compresse al giorno, una al mattino una alla sera lontana dal pasto, da deglutire con un abbondante sorso d’acqua.
Ingredienti
Diosmina, bromelina 2.500 GDU/g (da ananas comosus l. merr. gambo), pilosella estratto secco erba (hieracium pilosella l.) titolato all’ 1% in vitexina; agente di carica: cellulosa microcristallina; agenti antiagglomeranti: biossido di silicio, sali di magnesio degli acidi grassi.
Contenuti medi |
per 2 compresse |
Diosmina |
900 mg |
Bromelina 2.500 GDU/g |
400 mg |
Pilosella estratto secco al’1% apporto in vitexina |
250 mg |
Avvertenze
Tenere lontano dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni.
Non superare la dose consigliata. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita. La data di scadenza si riferisce al prodotto integro, correttamente conservato. Non assumere durante la gravidanza e l’allattamento.
Conservazione
Conservare in luogo fresco ed asciutto, lontano da fonti di calore.
Formato
Confezione da 60 compresse.
Artrosi, Acido Ialuronico e Nutraceutica.
Dott. Roberto Mortati – Medico Chirurgo, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione, Ozonoterapeuta SIOOT – ASOO
Riabilitazione ortopedica, traumatologica, reumatologica, neurologica – Centro Medico Chirurgico Portale Valsecchi – Mantova
L’usura del tempo, i traumi ripetuti e i carichi eccessivi determinano l’artrosi o osteoartrosi che porta alla progressiva deformazione delle parti anatomiche che costituiscono l’articolazione, prima fra tutte la cartilagine. L’usura delle cartilagini provoca una modificazione di tutte le strutture che compongono l’articolazione (tessuto osseo, capsula, muscoli), genera uno stato infiammatorio, che causa un assottigliamento progressivo dello spazio tra un capo osseo e l’altro fino ad arrivare alla produzione di particolari deformità dette osteofiti. La capsula articolare si ispessisce, diventa sempre più rigida, si altera il delicato equilibrio tra le cellule che costruiscono e distruggono la cartilagine (tanto che la cartilagine può ossificarsi mentre i capi ossei possono rarefarsi). L’esito finale del processo artrosico, che può durare molti anni, è il blocco totale dell’articolazione e la perdita della sua funzionalità.
TRATTAMENTI
Un adeguato stile di vita è la prima prescrizione da adottare, come, ad esempio, perdere peso, eliminare movimenti dannosi, fare un giusto esercizio fisico. La fisioterapia può essere di grande aiuto, rafforza i muscoli intorno all’articolazione e ne aumenta la capacità di movimento, riducendo il dolore. Utili i dispositivi medici che aiutano l’articolazione a sostenere la pressione, come bastoni, inserti per calzature o altri dispositivi medici.
L’azione antinfiammatoria della miscela di Ossigeno-Ozono ha determinato il suo uso (Ozonoterapia) con buoni risultati anche a livello articolare, inizialmente nell’articolazione del ginocchio, negli ultimi anni anche nell’anca, sia all’interno dell’articolazione che nelle sue immediate vicinanze (infiltrazione peri-articolare). L’acido ialuronico (AI), componente fondamentale del liquido sinoviale, ha dimostrato di essere particolarmente efficace nella cura e nella prevenzione dell’artrosi. Somministrato mediante infiltrazioni articolari, l’acido ialuronico favorisce infatti la lubrificazione e aiuta le articolazioni a ritrovare mobilità, riducendo infiammazione e dolore e stimolando allo stesso tempo l’attività rigenerativa delle cellule del tessuto cartilagineo (condrociti).
Di recente è stato dimostrato che l’acido Ialuronico può essere somministrato con successo anche per via orale e diversi studi clinici lo hanno confermato. È stato visto che alcuni tipi di AI marcati con isotopi radioattivi ed introdotti per via orale sono stati ritrovati nelle articolazioni, nel ginocchio in particolare. Ciò è stato confermato da studi clinici che hanno messo in evidenza l’utilità dell’AI per via orale nel ridurre il dolore al ginocchio in
caso di artrosi. Per quanto riguarda il dolore è molto interessante quanto è stato scoperto da uno studio del 2010: l’AI assunto per via orale innesca delle reazioni recettoriali a livello intestinale che si traduce in un’azione antinfiammatoria e una riduzione del dolore. Quindi con l’AI per via orale possiamo ottenere una duplice azione: ripristino di questo importante elemento nelle zone compromesse dalla malattia e un’azione diretta sul dolore.
L’azione dell’AI per os è senza effetti collaterali, a differenza di molti antiinfiammatori usati per trattare l’artrosi. Infatti i FANS ed i Cortisonici, che pur rivestono un ruolo importante per gestire l’infiammazione ed il dolore, possono essere dannosi per il cuore, reni, stomaco e (!) per le cartilagini.
Intervista al dr. Marchitto, ospedale Fiorini di Terracina (LT)
Dr. Marchitto, è stato appena pubblicato un articolo (Gazzetta Medica Italiana, Vol.176-2017) su una sua esperienza d’uso col Sincrolipid: perché ha scelto questo prodotto per realizzare il suo studio?
L’idea dello studio è frutto dell’intuizione del gruppo di ricerca diretto dal Prof. Gianfranco Raimondi, Prof. Associato di Medicina Interna dell’università Sapienza-Polo Pontino e Presidente del Corso di Laurea di Infermieristica del Polo Pontino. A lui, devo sincera e profonda riconoscenza.
Vi sono studi preliminari che sottolineano come i nutraceutici possono essere utili per controllare il livello di colesterolo. Infatti le ultime linee guida per il trattamento delle dislipidemie hanno “sdoganato” l’uso dei nutraceutici. Quello che mi incuriosiva sul Sincrolipid è che, più di altri prodotti, tale nutraceutico fosse stato concepito nel rispetto delle indicazioni delle linee guida sulla terapia di associazione di più principi attivi ad azione diversa al fine di approcciare l’ipercolesterolemia in modo multifattoriale al fine di poter somministrare dosaggi più bassi dei singoli costituenti e ridurre al minimo il rischio di effetti collaterali in particolar modo nei pazienti affetti da comorbidità e, pertanto, in terapia polifarmacologica..
Ci spiega meglio?
Secondo le LLGG, come nella pratica, il trattamento farmacologico della dislipidemia è basato sull’utilizzo delle Statine, anche se queste non sempre sono totalmente risolutive e possono causare effetti collaterali che ne controindicano la somministrazione (dolore muscolare con incremento di 3-5 volte il valore della creatin-fosfo-kinasi). In caso di risultati non soddisfacenti diviene obbligatorio proporre l’associazione di altri principi attivi che agiscano, ad esempio, come inibitori dell’assorbimento del colesterolo a livello intestinale (ezetimibe). Ho riscoperto con piacere questa filosofia nel Sincrolipid che possiede un’azione statino-simile ed una ezetimibe-simile.
Cioè?
La monacolina k derivata dal riso rosso fermentato, che ritroviamo nel Sincrolipid, ha la stessa azione delle statine (inibizione del HMGCoA-reduttasi) ma nella sua attività farmacologica è coadiuvato dai policosanoli, che riducono la formazione di questo enzima. A questa azione statino-simile del Sincrolipid si associa l’azione di una catechina derivante dalla Cassia Nomame che inibisce le lipasi pancreatiche riducendo del 30% l’assorbimento dei grassi ingeriti con l’alimentazione determinando, in pratica l’effetto ezetimibe-simile.
Ecco perché “in linea” con le Linee Guida”!
In effetti sì, ma nel Sincrolipid si possono ritrovare altri principi attivi come la berberina (che inibisce la pro-proteina PCSK9 o pro-proteina della convertasi subtilisina/Kexin tipo 9 che è un enzima codificato, nell’uomo, dal gene presente nel cromosoma 1 ed è responsabile della regolazione della degradazione del recettore delle LDL che legano il colesterolo) ed il Co-enzima Q10, l’acido folico e l’astaxantina che possiede una potente azione anti-ossidante.
Ci spiega lo studio?
Lo scopo del nostro studio osservazionale era quello di valutare l ‘effetto del Sincrolipid in pazienti con dislipidemia lieve o moderata, affetti da intolleranza alle statine (diagnosticata anamnesticamente e confermata dal riscontro ematico di elevati valori di CPK o degli enzimi epatici GOT e GPT) e sindrome metabolica. Si è potuto osservare, dopo solo un mese di trattamento, una significativa attività nei confronti dell’ipercolesterolemia e dell’ipertrigliceridemia pre-esistente al trattamento senza la comparsa degli effetti collaterali riferiti precedentemente dai pazienti.
Ha riscontrato effetti collaterali?
I pazienti osservati non hanno riferito effetti collaterali importanti rispetto ai sintomi presentati in corso di terapia con statina ad alti dosaggi. Questo è probabilmente dovuto all’azione sincrona di più principi attivi a dosaggi relativamente bassi. Altro aspetto interessante è che sono stati presi in considerazione nello studio anche dei parametri inerenti il rischio aritmico ed il sincrolipid ha dimostrato una grande sicurezza d’impiego.
Cosa possiamo concludere da questo studio osservazionale?
Possiamo dire che i prodotti nutraceutici possono essere molto utili nella pratica clinica, soprattutto quando non possiamo usare armi potenti come le statine per gli effetti collaterali a volte presenti. Tra i nutraceutici, al momento, il Sincrolipid è risultato efficace e ben tollerato nella pratica clinica. Questo ha suscitato vivo interesse anche in occasione dell’ultimo congresso della SIMI (Medicina Interna) dove il nostro gruppo di ricerca ha presentato i dati relativi allo studio.
E’ stato appena pubblicato un articolo su Popular Science che riaccende l’attenzione sulla integrazione di calcio ed i suoi possibili effetti sul sistema cardiovascolare. Le meta-analisi degli studi randomizzati suggeriscono che il calcio possa avere effetti negativi sulle patologie cardiovascolari, per quanto si tratti di un assurdo controverso. Uno studio di randomizzazione mendeliana ha valutato la possibilità che i soggetti con livelli di calcio geneticamente più elevati presentino un maggior rischio di coronaropatie, infarto e relativi fattori di rischio.(Sci Rep. 2017; 7: 42691).
Altre evidenze arrivano alla stessa conclusione ed è per questo che in OSTEOKLIP, integratore alimentare per aiutare ad avere ossa normali, non è contenuto Calcio, lasciando al medico la scelta di integrarne o meno. Alla luce delle evidenze questa integrazione di Calcio dovrebbe essere rivolta ai soggetti con ipocalciemia (bassi livelli di calcio nel sangue).
Effetti del calcio su coronaropatie, infarto e fattori di rischio